Salta al contenuto principale
Share
Print Friendly and PDF
Macchine per la lavorazione del legno: Set di recupero attraverso

Finalmente una buona notizia, anche se molto attesa, per la produzione italiana di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali a base di legno. Secondo l'indagine Acimall sui trend del primo trimestre 2010, si sta consolidando la ripresa iniziata negli ultimi tre mesi del 2009. Sono soprattutto le buone notizie provenienti dai mercati esteri a portare un cauto ottimismo anche per il prossimo futuro, sempre considerando che questi dati si confrontano con il primo trimestre 2009, che è stato il periodo più difficile della crisi.

Secondo il campione statistico intervistato dagli analisti dell'associazione confindustriale, l'industria indica un aumento degli ordini del 41% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ottimi i risultati sui mercati esteri, con un'espansione del 43,8%, mentre i mercati italiani sono cresciuti del 26%. Da gennaio a marzo 2010, i prezzi hanno registrato un leggero aumento (più 0,2 percento), mentre il periodo di produzione assicurato è stato di 1,8 mesi al 31 marzo. L'indagine qualitativa per il trimestre in esame rivela che il 26% degli imprenditori intervistati indica un andamento negativo della produzione, il 44% prevede stabilità e il 30 una certa crescita. L'occupazione è considerata stazionaria dal 63% del campione e in calo dal restante 37%. Le scorte disponibili sono stazionarie per il 48%, in calo per il 37% e in crescita per il restante 15%.

L'indagine previsionale suggerisce possibili dinamiche a breve termine nel settore. Le maggiori aspettative sono rivolte ai mercati esteri (non dimentichiamo che la tecnologia italiana per la lavorazione del legno è fortemente orientata all'export, con oltre il 70% della produzione spedita in tutto il mondo), mentre la cautela è l'atteggiamento predominante per i risultati che potranno essere raggiunti nei prossimi mesi in Italia. Nel complesso, il 45% degli stessi prevede ordini esteri in crescita nel prossimo trimestre, mentre il volume rimarrà stabile secondo il 48%, e diminuirà ulteriormente per il 7% (il saldo è +38). Per quanto riguarda il mercato interno, il 15 percento del campione teme una contrazione. il 59% prevede una sostanziale stabilità e il 26% è fiducioso che la situazione migliorerà (saldo positivo 11).