Il Messico ha superato la Cina nelle esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti nel 2023, spinto dal nearshoring e con prospettive favorevoli, ha dichiarato la società di consulenza Kearney.
Con una tendenza al rialzo, la quota del Messico sul totale degli acquisti manifatturieri esteri negli Stati Uniti è passata dal 13,8% nel 2018 al 15,8% nel 2023.
Al contrario, il calo della copertura cinese di questo indicatore ha raggiunto il 15,4% nel 2023, dal 24,3% del 2018.
Questa tendenza al crossover è particolarmente rilevante per Kearney, poiché una delle sue recenti indagini ha rivelato che la maggior parte delle aziende sta pianificando investimenti o intraprendendo nuovi progetti legati alla delocalizzazione.
Le importazioni manifatturiere negli Stati Uniti da tutto il mondo ammontano a 2,676 trilioni di dollari nel 2023 e, considerando il periodo dal 2018 al 2023, il Messico ha guadagnato 2 punti percentuali nella sua quota di questi acquisti, mentre la Cina ha perso 8,9 punti percentuali. "L'espansione degli spazi produttivi e di stoccaggio è particolarmente evidente nelle aree vicine al confine tra Stati Uniti e Messico, ma la velocità con cui si sta verificando è sbalorditiva", ha dichiarato la società di consulenza in occasione del lancio del Kearney Reshoring Index (KRI) 2024.
A titolo di esempio, ha dichiarato che una delle principali aziende messicane di magazzinaggio ha quadruplicato il proprio fatturato negli ultimi due anni, soprattutto nei dintorni di Ciudad Juárez. "Sta accadendo in settori come l'automotive e l'elettronica, che hanno già una storia di successo in Messico, ma altri settori non sono lontani.
In precedenti rapporti dell'IRK abbiamo sottolineato il potenziale del Messico, in particolare, di rilevare le importazioni dalla Cina continentale", ha aggiunto Kearney.