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Macchine per materie plastiche in Italia: Rapporto sullo stato dell'industria 2013

La ripresa delle esportazioni, che ha acquisito slancio soprattutto nell'ultimo trimestre del 2013, con un'impennata dell'ultimo minuto a dicembre, ha permesso ai produttori italiani di compensare la perdurante debolezza del mercato interno, come si può vedere nell'Allegato 1. Il lievissimo calo della domanda estera, che rappresenta oltre il 65% della produzione totale, ha mantenuto le perdite di fatturato entro il 2,5% rispetto al 2012 e ha ulteriormente migliorato un saldo commerciale già molto positivo. In termini di ricavi ed esportazioni nel 2013 le aziende associate ad Assocomaplast hanno registrato una performance migliore rispetto alla media del settore, con un andamento positivo della produzione (+1,3%) e un maggiore dinamismo delle vendite all'estero. Inoltre, la sintesi dei risultati dell'ultima indagine condotta da Assocomaplast tra i propri associati vede un terzo degli intervistati prevedere un aumento dell'attività nel semestre in corso, mentre il 46% prevede una sostanziale stabilità con livelli di ordini a gennaio 2014 praticamente identici a quelli del mese precedente e rispetto a gennaio 2013. Allo stesso modo, il panel di trasformatori italiani che ha risposto al sondaggio di inizio marzo sulla situazione e l'andamento del settore si è mostrato moderatamente ottimista, indicando prospettive incoraggianti per i prossimi 3 o 4 mesi in termini di ordini, produzione, prezzi di acquisto delle materie prime e prezzi di vendita dei prodotti finiti.

Una rapida analisi delle esportazioni rivela che la stabilità è stata condizionata dalla forte crescita delle presse a iniezione, le cui vendite sono aumentate del 32%, superando i 126 milioni di euro. Un trend negativo, invece, è stato registrato per gli estrusori e le soffiatrici. L'andamento degli stampi, che rappresentano la voce più significativa, con oltre un quarto del totale, è rimasto in linea con la performance complessiva. La classifica dei primi cinque mercati di esportazione rimane invariata rispetto al 2012: Germania (365 milioni di euro, -3%), Francia (145 milioni di euro, -17%), Stati Uniti (143 milioni di euro, -10%), Polonia (125 milioni di euro, +5%) e Cina (121 milioni di euro, -13%), come illustrato nell'Allegato 2.