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il 2010 si conferma un anno di ripresa per i costruttori italiani di macchine tessili

I dati preliminari del 2010 elaborati da ACIMIT (Associazione Costruttori Italiani Macchine Tessili) mostrano una decisa ripresa del settore meccanotessile italiano, dopo un 2009 caratterizzato da un vistoso calo della produzione. In termini di valore, la produzione italiana di macchine tessili ha registrato un aumento del 18% rispetto al 2009, passando da 1,9 a 2,3 miliardi di euro. Le esportazioni hanno registrato un incremento altrettanto favorevole, pari al +19%, raggiungendo un valore di poco inferiore a 1,8 miliardi di euro.


Ovviamente, questi incrementi di vendite e ordini sono una conseguenza fisiologica dei livelli minimi del biennio precedente. Tuttavia, sottolineano una generale ripresa della domanda di macchine tessili in molte aree geografiche, concretizzatasi nella prima parte del 2010. La domanda di macchine italiane è stata trainata soprattutto dai principali mercati mondiali, con vendite che hanno registrato percentuali di crescita a due cifre in Cina, India e Turchia. Complessivamente, le esportazioni italiane hanno ottenuto performance positive su tutti i principali mercati manifatturieri tessili; l'Asia e il Sud America hanno rappresentato le forze trainanti della domanda globale.

{Il mercato interno ha registrato una maggiore dinamicità.}

Anche il mercato interno ha registrato un andamento più dinamico rispetto al periodo 2008-2009. La domanda interna è aumentata del 27% rispetto all'anno precedente, per un fatturato di quasi un miliardo di euro.


"Questi dati preliminari di chiusura sono senza dubbio incoraggianti - ha commentato il Presidente di ACIMIT Sandro Salmoiraghi - ma permane un profondo senso di incertezza sullo scenario globale" In effetti, uno studio condotto da ACIMIT nel primo trimestre del 2010.