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EVOLUZIONE DEL SETTORE MANIFATTURIERO IN NORD AMERICA: OPPORTUNITA’ PER I FORNITORI ITALIANI DELLA MECCANICA

Le prospettive economiche di USA, Canada e Messico, per l’anno in corso, fanno intravedere  interessanti opportunita’ per i produttori italiani di macchinari. Le previsioni dell’OECD indicano infatti, per il 2024, una crescita del PIL del 2,1% negli USA, dello 0,9% in Canada e del 2,5% in Messico. Inoltre, il rallentamento dell’inflazione, in questi Paesi, consentirà di ridurre la stretta monetaria e i tassi di interesse, con effetto positivo sugli investimenti.  

Il Nord America, attualmente, e’ interessato da uno sviluppo dell’industria manifatturiera indotto, non solo da fattori di mercato, ma anche dal riassetto delle catene di fornitura globali, resosi necessario all’indomani dell’emergenza sanitaria legata alla recente pandemia. La necessita’ di ridurre il rischio di interruzione delle forniture dovuto alla distanza, e i vantaggi tariffari offerti dal Trattato tra Stati Uniti, Messico e Canada (USMCA), entrato in vigore nel 2020, hanno favorito un riavvicinamento della produzione ai mercati domestici, determinando una notevole crescita delle relazioni di fornitura tra i tre Paesi aderenti all’Accordo, sempre piu’ interconnessi, e sempre meno dipendenti da realta’ geograficamente lontane. L’affermarsi di legami di produzione e approvvigionamento tra Paesi affini sotto il profilo geopolitico o commerciale, segna l’evoluzione da una strategia di “nearshoring” a un modello definito come "friendshoring".

Un ruolo di primo piano assume la riduzione del peso delle importazioni USA dalla CINA, e la riallocazione della produzione e delle forniture statunitensi a favore del Canada e soprattutto del Messico. Il Paese latino americano e’  divenuto nel 2023 primo fornitore degli USA e meta privilegiata degli investimenti statunitensi, grazie alla presenza di manodopera qualificata e disponibile a costi competitivi, la vicinanza geografica e una rete logistica in sviluppo. Significativo anche lo spostamento di attivita’ produttive dal Canada al Messico e la crescita delle relazioni di fornitura tra i due Paesi. 

Negli Stati Uniti, invece, la crescita della manifattura appare legata, in parte, alla rilocalizzazione all’interno del Paese di attivita’ produttive prima ubicate all’estero (Reshoring), attuata, anche a seguito delle recenti politiche pubbliche di incentivazione degli investimenti in comparti strategici e ad alta tecnologia, attualmente presidiati dai Paesi asiatici. In Canada, il fenomeno appare piu’ limitato, considerato il peso e la stabilita’ delle relazioni commerciali con gli USA, principale fornitore, con l’Unione Europea e con il Messico. 

Un ulteriore impulso al settore manifatturiero della regione e in particolare del Messico deriva dalla crescita delle esportazioni dal Nord America verso il resto del Mondo, favorita dai numerosi accordi internazionali stipulati da USA, Canada e soprattutto dal Messico, uno dei Paesi con più trattati di libero scambio in vigore al Mondo, artefice di un quota rilevante del commercio globale.

In Messico, negli ultimi anni si registra un crescente flusso in entrata di Investimenti Diretti Esteri, provenienti prevalentemente da USA e Canada, per le finalita’ sopra indicate, ma in misura considerevole anche da Asia e Europa. Molti gruppi internazionali, infatti, sono interessati a realizzare investimenti produttivi in Messico, per beneficiare dell’accesso preferenziale ai mercati statunitense e canadese, di cui godono i beni fabbricati in questo Paese, grazie al Trattato USMCA. Nel 2023 il flusso di IDE ammonta a 36,1 miliardi di dollari. Il settore manifatturiero rappresenta il 50,14% del totale, con una crescita del 42,3% verso lo scorso anno. Gli Stati Uniti sono il principale Paese di origine di IDE in Messico. 

Le dinamiche del comparto manifatturiero determineranno, senza dubbio, un aumento della domanda di investimenti in macchinari industriali nei Paesi dell’area. Tale tendenza e’ ben visibile in Messico, ed e’ motivata dalla necessita’ di rafforzare la capacita’ produttiva, per far fronte sia all’aumento della domanda interna, sia alla crescita delle esportazioni, in particolare verso Stati Uniti e Canada, soprattutto nei comparti Automotive, Aerospace, Elettronica ed Elettrodomestici. Si evidenziano, poi, esigenze di ammodernamento ed efficientamento, oltre ad obiettivi di flessibilita’ produttiva, per soddisfare una domanda sempre piu’ diversificata. Vi sono, infine, esigenze di risparmio energetico e di sostenibilita’ nella produzione e confezionamento dei prodotti, legate sia ad una maggiore sensibilita’ per gli aspetti ambientali da parte dei consumatori e della distribuzione, sia a prescrizioni piu’ stringenti, da parte delle Autorita’ di governo. Nell’acquisto di macchinari, emerge quindi, un orientamento sempre piu’ marcato verso l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, logistici e manutentivi. 

I fornitori italiani di macchinari, apprezzati per l’eccellenza tecnologica, la qualita’ e la flessibilita’ produttiva, sapranno certamente cogliere le tendenze in atto, per sviluppare soluzioni ottimali in relazione alle esigenze dei produttori e alle specificita’ dei Paesi. Per avere successo, sara’ comunque importante, offrire al cliente, non solo soluzioni tecnologiche avanzate, ma anche un elevato livello di servizio, facendo sempre piu’ ricorso a modelli di monitoraggio, manutenzione predittiva e assistenza da remoto.  

 

Distinti saluti

Olga Gravela

Responsabile Ufficio ICE -Agenzia Citta’ del Messico